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Nel 2016 una minore superficie coltiva e un inizio d’estate caratterizzato da un clima freddo e umido hanno determinato una flessione della produzione di barbabietole da zucchero rispetto all’anno precedente pari al 6 %, che si è quindi attestata su 1,3 milioni di tonnellate. Anche la produzione di zucchero è diminuita a causa del ridotto tenore delle barbabietole, passando da 234 000 a 214 000 tonnellate.

Superficie agricola utile secondo le forme di utilizzo

Evoluzione della redditività nella coltivazione di barbabietole da zucchero

Nell’anno oggetto del rapporto il prezzo dello zucchero è rimasto stabile, nell’UE, su valori di circa 430 – 480 euro, con un picco di 498 euro la tonnellata nell’estate 2017. Tale andamento, in combinazione con il corso del cambio, ha avuto ripercussioni sui prezzi dello zucchero svizzeri in ragione della cosiddetta soluzione a doppio zero, ovvero la rinuncia a misure di compensazione del prezzo per lo zucchero nei prodotti agricoli trasformati­, che si traduce in prezzi dello zucchero comparabili tra Svizzera e UE allo scopo di offrire pari opportunità alla filiera alimentare a valle. La protezione doganale per lo zucchero giusta l’articolo 5 dell’ordinanza sulle importazioni agricole mira a garantire che i prezzi dello zucchero importato, più le aliquote di dazio e il contributo al fondo di garanzia, corrispondano ai prezzi del mercato europeo. L’UFAG la verifica mensilmente.

Considerate le perdite di redditività nella coltivazione di barbabietole da zucchero, nella primavera 2016 il Consiglio federale ha deciso di incrementare il rispettivo contributo per singole colture da 1600 a 1800 franchi l’ettaro, con effetto retroattivo al 1° gennaio 2016. L’incremento del contributo non ha inciso sul Preventivo poiché l’evoluzione delle superfici delle colture sostenute mediante i contributi per singole colture e il fabbisogno di fondi per la valorizzazione della frutta sono stati inferiori alle aspettative.

Commercio estero 

Con circa 96 000 tonnellate di zucchero allo stato puro importate e circa 104 000 esportate, per lo più in prodotti agricoli trasformati, si è registrato un calo delle esportazioni nell’anno oggetto del rapporto rispetto al 2015.

La Commissione europea pubblica il prezzo medio dello zucchero con un ritardo di due mesi. I valori doganali delle importazioni in Svizzera vengono dichiarati a ogni sdoganamento. I contenuti dei contratti di fornitura, quali data di sottoscrizione, quantitativo annuo, qualità della merce, non vengono rilevati allo sdoganamento.

Se dalle statistiche mensili sul commercio estero si prendono i quantitativi di zucchero importati a prezzi ponderati in base al peso (voce di tariffa 1701.9999) e li si confronta con il prezzo del mercato europeo, si nota che dal 2015 il prezzo medio, tasse doganali incluse, si è sempre mantenuto al di sopra del prezzo del mercato europeo. Il prezzo medio contempla anche particolari qualità come lo zucchero biologico che ha un livello di prezzo più elevato. Se la quota di zucchero nel segmento di prezzo elevato è alta rispetto al volume mensile delle importazioni il prezzo medio aumenta.

Se mensilmente si prende il prezzo d’importazione più basso per Paese di provenienza e lo si confronta con il prezzo del mercato europeo si nota che il prezzo, tasse doganali escluse, dello zucchero importato fuori contingente dall’EU è rimasto nettamente al di sotto del prezzo del mercato europeo (quote zucchero). Se si considerano le tasse doganali, i prezzi risultano superiori al prezzo medio del mercato europeo. A gennaio e dicembre 2016 e a gennaio 2017 il quantitativo di zucchero importato al prezzo più basso ha rappresentato una quota inferiore al 5 %. Nel novembre 2016 e da febbraio a maggio 2017 si sono registrate quote superiori al 40 %.

Queste importazioni sono avvenute in un periodo in cui le quotazioni dello zucchero alla borsa di Londra si sono attestate al livello del prezzo, in crescita, del mercato europeo e la protezione doganale basata sullo schema di calcolo impiegato era pari a 5 franchi il quintale. Questo schema tiene conto di tre periodi di rilevamento e fa riferimento alle notifiche dei commercianti per il calcolo del prezzo del mercato mondiale. Se la protezione doganale fosse stata determinata solo in base a un’osservazione nell’arco di un mese e alle quotazioni di borsa avrebbe potuto scendere temporaneamente a zero come già avvenuto nel 2011.

Ciò evidenzia che la determinazione della protezione doganale è stretta tra gli interessi divergenti della produzione zuccheriera indigena e della trasformazione nonché dei contratti a breve e lungo termine. Sebbene ci si attenda una maggiore volatilità dei prezzi con la soppressione delle quote zucchero nell’UE, l’industria di trasformazione a valle sarà in grado di acquistare zucchero ai prezzi del mercato europeo. In caso contrario sui mercati di sbocco nell’UE e in Svizzera peserà la minaccia di perdite di quote di mercato, di una minore domanda di zucchero e di un calo dell’occupazione sia nella produzione zuccheriera sia nel settore a valle della trasformazione alimentare. Considerato che circa l’80 per cento dello zucchero prodotto in Svizzera è destinato alla trasformazione, la domanda dell’industria di trasformazione si ripercuote direttamente sul benessere dei due zuccherifici gestiti da Schweizer Zucker AG.

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Commercio estero

Hans-Ulrich Tagmann, UFAG, Settore Prodotti vegetali, hans-ulrich.tagmann@blw.admin.ch

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