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L’entrata in carica del nuovo Presidente americano Donald Trump a livello mondiale ha determinato una certa insicurezza dal profilo politico-commerciale. Ciò nonostante la Svizzera resta fedele alla sua politica commerciale e anche nel 2017 mira all’ampliamento della rete mondiale di accordi di libero scambio con Stati terzi. Per un piccolo Paese con una solida economia come la Svizzera, l’accesso al mercato nel mondo è fondamentale. Inoltre con questi sforzi s’intende ridurre le discriminazioni di aziende svizzere sui mercati esteri.

Oltre alla convenzione dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) e all’accordo bilaterale con l’UE, questa rete comprende circa 30 accordi con 41 partner. Fatta eccezione per gli accordi con Cina, Giappone e Isole Färöer, tutti gli accordi di libero scambio sono stati conclusi nel quadro dell’AELS. Nel 2017 sono stati portati avanti i negoziati con Ecuador, Indonesia, Malesia e Messico e ripresi quelli con India e Vietnam.

Le disposizioni sul traffico delle merci contenute nell’accordo contemplano anche norme sui prodotti agricoli. A causa di politiche agricole e sensibilità diverse, le disposizioni sull’accesso ai mercati agricoli nel quadro di questo accordo sono trattate in maniera bilaterale da ogni Stato AELS, a questo riguardo la Svizzera e il Principato di Liechtenstein negoziano come unità doganale. Tutte le concessioni doganali fatte dalla Svizzera a un partner di libero scambio sono conciliabili con i suoi interessi e con la politica agricola elvetica. Nel caso dei prodotti agricoli di base si tratta per lo più di concessioni doganali per prodotti non sensibili nel quadro degli esistenti contingenti doganali dell’OMC o concessioni al di fuori della stagione svizzera. Dal canto suo, durante i negoziati per simili accordi la Svizzera cerca di ottenere maggiori concessioni possibili per i prodotti agricoli di base ad elevato potenziale d’esportazione come formaggio e altri latticini, carne secca e tabacchi nonché per prodotti agricoli trasformati come bevande, cioccolato, dolciumi e caffè.

Sviluppi attuali degli accordi di libero scambio nel quadro dell’AELS 

Negoziati conclusi   

Il processo di ratifica dell’accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e la Georgia è in corso presso il Parlamento svizzero. L’accordo è stato ufficialmente firmato un anno fa a Berna. Con esso la Georgia ha concesso alla Svizzera l’accesso a dazio zero al suo mercato per tutti i prodotti agricoli trasformati. Per i prodotti agricoli di base la Svizzera, a causa di una minore disponibilità a fare concessioni rispetto all’UE, in alcuni casi ha conseguito un accesso al mercato più limitato di quello dell’UE. Tuttavia è stato possibile considerare del tutto i principali interessi degli esportatori svizzeri.

Nel quadro dell’approvazione del rapporto sulla politica economica estera 2016, all’inizio dell’anno il Parlamento ha approvato anche l’accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e le Filippine. Con l’entrata in vigore dell’accordo o in seguito a un periodo transitorio di al massimo sei anni, alla Svizzera è concesso l’accesso a dazio zero al mercato filippino per molti prodotti agricoli di base interessanti per la nostra nazione e prodotti agricoli trasformati quali formaggio e altri latticini, carne secca, vino e tabacchi nonché cioccolato, alimenti per neonati e müesli. Le Filippine, invece, ricevono concessioni per alcuni dei loro prodotti agricoli interessanti per l’esportazione quali i prodotti tropicali, i prodotti del cocco e, nel quadro di un contingente doganale bilaterale preferenziale, lo zucchero muscovado, un tipo di zucchero di canna.
 
Questi due accordi nonché il protocollo sull’adesione del Guatemala all’accordo di libero scambio tra gli Stati AELS e quelli dell’America centrale non sono ancora entrati in vigore.

Negoziati in corso   

Gli Stati AELS al momento negoziano accordi di libero scambio con Ecuador, India, Indonesia, Malesia e Vietnam nonché con gli Stati del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay). Inoltre sono in corso altri negoziati con Turchia, Canada, Messico e Cile in vista di un eventuale approfondimento degli accordi esistenti. I negoziati con Tailandia, Algeria e l’Unione doganale tra Russia, Bielorussia e Kazakistan (dal 2015 anche Armenia e Kirghizistan sono membri di questa unione) restano invece sospesi per diversi motivi.

Esplorazioni

Gli Stati AELS intrattengono colloqui commerciali con gli USA. Ulteriori contatti sono curati con Stati dell’Africa meridionale e con Stati asiatici.

Sibyl Eigenmann UFAG, Settore Politica commerciale internazionale, sibyl.eigenmann@blw.admin.ch

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